Concorso di progettazione per la costruzione di una nuova scuola materna ed elementare in Via Amatucci – Primo classificato
Luogo d’intervento: Mercogliano (AV)
Committente: Ministero dell’istruzione – Unità di missione per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)
Progetto: 2023
Gruppo di progettazione: RTP Miano
Pasquale Miano (Capogruppo), Giuseppe Ruocco, Veronica De Falco, Federico Di Lorenzo.
Strutture: Giovanni Chiumento
Geologia: Luca Cozzolino
Gruppo di lavoro:
Architettura: Marilena Bosone, Maddalena Verrillo
Impianti: Antonio Ianniello
Aspetti pedagogici: Maura Striano
Il progetto si inserisce all’interno di un’area in prossimità del borgo di Capocastello, storico nucleo fondativo di Mercogliano che sorge ai piedi del famoso santuario di Montevergine e che risulta caratterizzato da una morfologia aspra con versanti ad elevata acclività. Tali caratteristiche costituiscono un elemento strutturante del progetto: le differenze di quota presenti all’interno dell’area di intervento e i coni visivi che aprono un’ampia visuale sulla vallata diventano gli elementi fondamentali di un progetto che si pone l’obiettivo di innestare un sistema di piazze pubbliche e giardini tematici su diverse quote ed insieme, di realizzare un polo scolastico aperto alla città che funge da polo civico e da punto di riferimento per la popolazione, in stretta relazione con gli spazi urbani esistenti.
In riferimento all’obiettivo generale e alle esigenze specifiche di una nuova scuola primaria di secondo grado, si è definita la proposta progettuale, che può essere sintetizzata nei seguenti punti:
- unità della soluzione morfologico-insediativa e dell’articolazione del polo scolastico, inteso come un elemento in grado di porsi come nuovo punto di riferimento nella città;
- ruolo urbano e architettonico del sistema dei percorsi e delle connessioni, che avvolgono e attraversano l’area di intervento;
- ampliamento e specificità delle aree verdi, assegnando al progetto degli spazi aperti un ruolo fondamentale;
- accentuazione del carattere pubblico e polifunzionale dei diversi spazi, tali da rendere la scuola un luogo di incontro e di confronto per la città;
- progettazione di spazi didattici innovati e molteplici, nei quali è possibile sperimentare nuovi modi di insegnare.
La scuola si presenta con due blocchi ben distinti per articolazione spaziale e per funzione. Il blocco che ospita la biblioteca, l’auditorium, la direzione didattica e la palestra si colloca parzialmente ad una quota inferiore rispetto all’adiacente via Amatucci, in maniera tale da generare alla quota della copertura un grande spazio pubblico che funge da piazza di accesso alla scuola e alle funzioni collettive dell’auditorium e della palestra.
La piazza, inoltre, ponendosi in continuità con gli spazi urbani limitrofi, funge da cerniera tra la vicina piazza Municipio, punto di riferimento per la città di Mercogliano, e gli spazi adiacenti la chiesa dell’Annunziata, in maniera tale da generare un sistema di spazi collettivi identitari in grado di dare un contributo significativo al processo di rigenerazione urbana.
Il blocco della scuola, invece, si sviluppa parallelamente a quello delle funzioni pubbliche, generando tra i due edifici un parco lineare che funge da viale di accesso e da luogo di aggregazione per il polo scolastico. L’edificio è organizzato su due livelli: al primo livello la scuola dell’infanzia e la mensa con accesso diretto da via Aldo Moro, al secondo livello la scuola primaria con relativi laboratori didattici e spazi per attività interciclo, connessi alla piazza pubblica e alla biblioteca tramite due passaggi soprelevati.
La configurazione complessiva della scuola articolata su più livelli tende ad ampliare lo spazio pubblico generando una relazione diretta con gli spazi educativi. Infatti, a partire dalla grande piazza che si sviluppa su via Amatucci, si innestano una serie di spazi a quote diverse in grado di connettere la quota alta con la quota bassa. Lo spazio a sud del lotto, invece, si presta al servizio della scuola come naturale estensione degli spazi interni della scuola dell’infanzia.
Un ruolo fondamentale è assunto dallo spazio connettivo che superando l’idea di corridoio, diventa collegamento ma anche spazio di apprendimento informale. Le forme irregolari basate su una linea spezzata generano dilatazioni e restringimenti in grado di costituire spazi di socialità di diversa natura che offrono la possibilità di un apprendimento non-formale o informale differente da quello tradizionale che si svolge all’interno dell’aula. Inoltre, le partizioni trasparenti amplificano il rapporto osmotico tra interno ed esterno, offrendo in ogni momento la possibilità di rapportarsi visivamente con lo spazio verde esterno, costituito da specie arboree e arbustive opportunamente scelte in base al contesto paesaggistico.
L’edificio scolastico è il luogo principale dell’educazione e, in quanto tale, ha un ruolo fondamentale nel formare e modellare l’atteggiamento umano. In tal senso, lo sforzo progettuale è mirato a dare un forte valore al segno architettonico, capace da un lato di adeguarsi al contesto urbano e dall’altro di assumere rilevanza all’interno del tessuto edilizio piuttosto anonimo. Infatti, l’articolazione volumetrica dell’edificio richiama l’andamento a falde tipico del tessuto costruito locale mentre la piazza pubblica introduce un segno di riconoscibilità all’interno dell’urbanizzato.