Area archeologica Punta Campanella: restauro manufatti ed abbattimento barriere architettoniche
Luogo d’intervento: Area archeologica Punta Campanella
Committente: Comune di Massa Lubrense (NA)
Progetto: 2018-2019
Gruppo di Progettazione:
Architettura: Pasquale Miano (Capogruppo); Eugenio Certosino, Giuseppe Ruocco, Angela Spinelli;
Strutture: Studio Miano;
Geologia: Luca Cozzolino.
Gruppo di lavoro:
Architettura: Alessandra Miano, Mariachiara Rinaldi, Veronica De Falco, Maddalena Verrillo, Rosalia Petrizzo;
Strutture: Giovanni Chiumiento;
Consulenza scientifica per il restauro: Valentina Russo; Lia Romano, Stefania Pollone;
Consulenza scientifica per l’archeologia: Bianca Ferrara, Teresa Laudonia;
Consulenza per gli impianti: Gianpiero Rasulo.
Stato: Progetto esecutivo approvato
L’Area Marina Protetta Punta Campanella, si estende su una superficie in mare di oltre 1500 ettari, tra il comune di Positano e Massa Lubrense. È un luogo dall’enorme valore mitologico e storico, ambientale, geologico e paesaggistico, meta dell’escursionismo turistico-culturale, grazie al patrimonio conservato in quest’area e alla spettacolarità dello scenario della visione del Golfo di Napoli e la Baia di Ieranto, con un rapporto simbiotico con l’isola di Capri.
Gli interventi previsti nel progetto esecutivo, relativo all’area archeologica di Punta Campanella, sono articolati in tre temi fondamentali, che hanno richiesto approfondimenti specialistici, ma che sono stati impostati in maniera unitaria, al fine di dare riconoscibilità e chiarezza all’intervento:
– la valorizzazione dell’area di interesse archeologico
– la bonifica dei costoni
– il restauro della Torre di Guardia “Minerva”
Il progetto esecutivo è impostato in maniera tale da garantire che il processo di ricerca archeologica possa avere un inizio e uno sviluppo significativo, garantendo nello stesso tempo migliori condizioni di sicurezza e di fruizione dei resti archeologici attualmente visibili, ma anche delle aree di scavo sulle quali avviare nuovi approfondimenti. Attraverso il percorso di via Campanella si potrà raggiungere un sito “in movimento”, un parco archeologico, i cui contenuti sono da aggiornare continuamente, per modificare e migliorare le condizioni di fruibilità del luogo. La destinazione d’uso prevista per la Torre ne fa un affascinante punto di osservazione e di documentazione sulle fortificazioni vicereali in Penisola sorrentina, culmine di un percorso archeologico-naturalistico.
Il progetto di restauro della Torre di Minerva, insieme agli interventi di consolidamento, è ispirato al criterio generale della conservazione di un’identità storicizzata dell’edificio e di una massimizzazione della permanenza materico-costruttiva, individuando le cause dei fenomeni di degrado, rallentandone la progressione e inserendo solo quelle aggiunte minime necessarie ad assicurare la fruibilità in sicurezza degli spazi. Data la natura strutturale dell’edificio e la tipologia dei dissesti esistenti, è stato necessario prevedere una serie di interventi mirati alla riparazione e al rafforzamento locale, secondo tecniche e procedure d’intervento efficaci e non invasive, compatibili con la natura del manufatto e dei materiali di cui esso è costituito.
Le integrazioni e le aggiunte, ridotte al minimo, appaiono finalizzate alla ricomposizione dell’unità potenziale della fabbrica e alla sua fruizione: i nuovi materiali, come l’acciaio brunito impiegato per la realizzazione delle scale, delle balaustre, del cordolo di consolidamento risultano distinguibili e riconoscibili senza porsi in contrasto con il contesto materico della Torre.
In particolare relativamente alle scale esistenti, solo in parte conservate, che presentano un andamento pienamente riconoscibile, caratterizzato da pendenze molto accentuate, si sono progettati interventi di completamento, imperniati su una chiara distinguibilità dei vari elementi introdotti.
Per la scala esterna di ingresso dal livello dell’avancorpo al primo livello della Torre Minerva si prevede il consolidamento e l’integrazione delle porzioni in muratura conservate e la realizzazione del tratto crollato attraverso l’introduzione di un sistema strutturale in acciaio e finiture in acciaio brunito con effetto bronzato, ivi compresa la realizzazione di parapetti in elementi tubolari in acciaio caratterizzato da analogo trattamento.
Un intervento similare, ma con alcune variazioni tecniche dettate dalle difficoltà esecutive, è previsto per la riconfigurazione delle scale di accesso al livello inferiore della Torre mediante il consolidamento delle solette in pietra esistenti mediante tecnica del beton plaque e rimodulazione dei gradini con un sistema in lamiera pressopiegata rifinito con brunitura.
Anche il sistema di chiusura perimetrale e superiore è in lamiera di acciaio microforata integrata da pannelli di policarbonato. Completa l’intervento su Piazza d’Armi la realizzazione di un parapetto di protezione realizzato con montanti in piatti di acciaio a rete metallica.